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Al termine di ogni progetto, chiediamo ai clienti EasySense del settore farmaceutico un feedback, non solo per migliorare i nostri servizi, ma anche per comprendere a fondo l’impatto aziendale dell’implementazione di un sistema di Business Intelligence.

Superata l’inquietudine psicologica che ogni novità porta ai nostri schemi mentali e alle abitudini consolidate in anni di “abbiamo sempre fatto così”,  i nostri clienti riconoscono sempre nel cambiamento un progresso di portata rivoluzionaria.  Lavorare sul dato isolato, disorganizzato, spesso ridondante, perché presente contemporaneamente su più fogli di calcolo, significa nella migliore delle ipotesi impiegare il doppio del tempo e della fatica, nella peggiore fondare le proprie decisioni strategiche su basi inaffidabili. Quasi come giocare ai dadi.

Di fatto, la vera potenza della Business Intelligence è la sua capacità di integrare set di dati provenienti da fonti diverse e residenti in più sistemi, creando un’unica fonte di verità,  il che, prima dell’avvento della tecnologia, era affidato esclusivamente all’uomo, con tutti i suoi limiti. Un esempio? Un nostro cliente che utilizzava Oracle per i propri dati gestionali, a seguito di un’acquisizione, si è ritrovato a dover gestire i flussi bancari tramite SAP, mentre l’attività della rete era già coordinata dal nostro software CrmPharma. Quando ci è stato chiesto di implementare la Business Intelligence, abbiamo integrato le tre fonti, in modo che fosse possibile riassumere, in pochi secondi e da un’unica videata, le informazioni più disparate di qualsiasi cliente o stakeholder, dal report sull’ultima visita alla data della successiva, e dallo status delle offerte commerciali in farmacia fino al controllo del credito. In ufficio o in autogrill, naturalmente.

Ma i benefici vanno anche oltre: non solo si fanno le stesse analisi rispetto a prima, risparmiando tempo e risorse, ma soprattutto se ne fanno di nuove perché l’esplorazione multidimensionale di dati e informazioni permette di stabilire connessioni inedite, alle quali prima non si era pensato. Sgravata dall’ostacolo delle competenze informatiche, la fruizione del dato diventa un atto creativo e democratico, perché accessibile a tutti.

Ecco allora, di seguito, la classifica dei top benefit della BI, così come riportate dai nostri clienti, in ordine di popolarità:

  1. I tempi tecnici della reportistica ridotti da da due giorni a mezza giornata al mese
  2. Elimina il collo di bottiglia delle competenze
  3. Più efficace nella segmentazione e targetizzazione dei KOLs
  4. Ritorno dell’investimento percepibile in 1-2 mesi
  5. Migliore controllo sulla marginalità
  6. Supporto nelle iniziative di lancio di nuovi prodotti
  7. Rapidità nelle risposte ai clienti
  8. Predittivo nell’anticipare il risultato economico di nuovi scenari prima della firma di contratti con terze parti
  9. Riduzione dell’errore umano
  10. Visualizzazione di KPI personalizzati
  11. Migliore fidelizzazione dei target

Infine, tutti hanno riconosciuto che velocizzare e rendere efficiente l’aggregazione dei dati è la chiave di volta per qualsiasi azienda, indispensabile se opera in mercati competitivi e in rapido cambiamento, come è il farmaceutico.

 

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